sabato, gennaio 28, 2006

I disinformatori antilatinoamericani di professione

A volte leggo la stampa di sinistra e non posso fare a meno di schifarmi, pero' uno ci passa sopra, in fondo fanno il loro lavoro di spandimerda, ho dozzine di amici tutti di sinistra e sono abituato alle loro cazzate; quando pero' uno dei piu'attivi spandimerda italiani mi schizza addosso i suoi escrementi, mi incazzo davvero, e perdo ogni ritegno.

Il tipo in questione titola il suo articolo "I disinformatori antilatinoamericani di professione", un verminaio di falsita' e ipocrisie dette con la massima facciatosta, che e' quella di attribuire agli altri la propria scabbia.

Figuriamoci adesso l'indignazione, vedremo cosa rispondera'.
io veramente non ne voglio mezza da questi tipi e generalmente non li filo proprio, ma insomma, gli ho postato un messaggino pepato e sicuramente non tardera' a farsi vivo.
Ecco il suo articolo, a cui segue la mia risposta.

Gia' il titolo e' una mistificazione colossale, tipica proprio di chi vuole disinformare SCIENTIFICAMENTE contando sull'ignoranza di chi lo legge; ANTILATINOAMERICANO vuole far credere che chi e' contro chavez o castro e' contro IL LATINOAMERICA, o I LATINOAMERICANI; bell'inizio, bella tempra di giornalista.
Il bello e' che lui e' un perfetto disinformatore di professione!!!


I disinformatori antilatinoamericani di professione
Di gc (del 28/01/2006 @ 08:22:32, in Blog in italiano, linkato 168 volte)

Ogni giorno la stampa italiana ospita affermazioni false e tendenziose contro i governi progressisti latinoamericani. E' solo un caso o è in corso una campagna di delegittimazione contro quello che per Donald Rumsfeld è l' "asse del male latinoamericano da colpire"?

E' quasi un appello: sul sito http://www.gennarocarotenuto.it si tenta di star dietro e di confutare le affermazioni false e tendenziose fatte quotidianamente contro i governi progressisti latinoamericani. Oggi per la Bonino che sul Corriere della Sera afferma che "in Venezuela non esistono istituzioni democratiche". Ieri sul GR3 il neocon Pipes paragona Salvador Allende ad Adolf Hitler. L'altro ieri si fa affermare a Vargas Llosa l'astrusa teoria per la quale Evo Morales sarebbe un razzista. La settimana scorsa una macchinazione ha fatto il giro del mondo per presentare Hugo Chávez addirittura come antisemita. Nel mezzo si magnifica come novità l'elezione di Michelle Bachelet (la sua coalizione è al quarto mandato consecutivo) e si fa passare quasi sotto silenzio quella di Evo Morales (una svolta in tutti i sensi). La Repubblica si preoccupa per la sorte degli assassini di Ernesto Guevara: "processarli sarebbe una ritorsione" e Massimo d'Alema, quello stesso che difendeva Fernando de la Rúa quando questi fece sparare sulla folla a Buenos Aires, lancia accuse contro Nestor Kirchner o Hugo Chávez. Ma forse la perla di questo inizio d'anno è quella offerta dal settimanale L'Espresso.

Il settimanale storico della sinistra progressista italiana, nel numero del 19 gennaio 2006, commissiona l'articolo di apertura di uno speciale sull'America Latina a tale Moises Naim presentandolo SOLO come direttore del periodico statunitense "Foreign Policy". Al lettore sarebbe piaciuto conoscere il perché un settimanale italiano commissionasse un importante articolo sull'America Latina né a un giornalista italiano esperto di temi latinoamericani né ad un latinoamericano. Ebbene, anche se il lettore dell'Espresso non è stato messo in condizione di saperlo, non solo Naim non è statunitense, ma mascherato come direttore della prestigiosa (sic!) rivista "Foreign Policy", viene celato (nascosto al lettore) che Naim non è un latinoamericano qualsiasi.

Naim è stato ministro dell'Industria in Venezuela negli anni '90 al tempo delle più selvagge privatizzazioni, quando fiumi di denari da tangenti finivano nei paradisi fiscali delle Bahamas, quando la grande maggioranza dei venezuelani si impoveriva come mai nella storia, quando il governo massacrava migliaia di persone con il Caracazo (da 2.000 a 10.000 morti in un solo giorno nel 1992). Né l'Espresso né Naim, sentono il pudore di spiegare che Naim stesso non è un osservatore neutrale, ma un membro di quella classe politica corrotta spazzata via dal Movimento Bolivariano. E' come se l'Espresso avesse commissionato a Pinochet un articolo su Allende, a Ménem un articolo su Kirchner o a Collor de Mello un articolo su Lula, dimenticando di spiegare chi furono Pinochet, Ménem o Collor de Mello ed anzi spacciandoli come osservatori neutrali.

L'Espresso fa così passare per analisi politica insulti come "pericoloso buffone populista Chavez" (chissà perché scritto sempre senz'accento) facendo credere al proprio lettore che siano prodotto di un prestigioso osservatore neutrale e non di un rancoroso esponente di una delle classi politiche più corrotte della storia. E' così ingenua la direzione dell'Espresso da non capire che questa è una pessima maniera di fare giornalismo?

Tutto ciò in pochi giorni in questo inizio di 2006 e chissà quante ne abbiamo perse o ci sono sfuggite, come la perla pubblicata dal supplemento Donna di Repubblica a firma Alessandro Oppes che, sotto il titolo "Chávez visto da vicino", intervista da lontano solo ed esclusivamente oppositori particolarmente avvelenati e poco lucidi.

E' in corso un'operazione decisa e sistematica che vuole distaccare l'opinione pubblica occidentale dalle sorti dei governi progressisti latinoamericani, presentarli come velleitari, autoritari, pericolosi, non democratici, per potere domani mettere in atto la minaccia del ministro della difesa statunitense che minaccia l' "asse del male latinoamericano da colpire".

E' necessario dunque un lavoro di denuncia ed informazione che va ben oltre le possibilità del sito e che tuttavia è necessario ed urgente se non vogliamo trovarci con un'opinione pubblica cucinata a puntino nel caso non remoto che le attuali campagne di calunnie sfocino in qualcosa di peggiore. Non si può dire, "Kirchner non ci piace", "Morales è razzista", "in Venezuela non esistono istituzioni democratiche", senza spiegare mai con competenza e proprietà la sostanza di affermazioni così gravi. E' quello che sta avvenendo. E' una goccia di bile quotidiana di disinformazione che sta avvelenando i pozzi dell'informazione in senso antilatinoamericano. E' la stessa goccia quotidiana di veleno che spargeva menzogne su Salvador Allende fino a far credere che il colpo di stato voluto dagli Stati Uniti fosse la soluzione migliore per terminare un caos che non esisteva o che se esisteva era stato creato ad arte.

E questo il mio comment:
Neno,
gia' il titolo e' una mistificazione colossale, tipica proprio di chi vuole disinformare SCIENTIFICAMENTE contando sull'ignoranza di chi lo legge; ANTILATINOAMERICANO vuole far credere che chi e' contro chavez o castro e' contro IL LATINOAMERICA, o I LATINOAMERICANI; bell'inizio, bella tempra di giornalista.

1) Evo E' un razzista, come sono razzisti tutti gli indios,tutti i neri e tutti i musulmani: gli unici non razzisti siamo noi i quali come cretini continuiamo a fingere che ci amino quanto noi li amiamo.

2) In Venezuela non esistono PIU' istituzioni democratiche semplicemente perche' il Golpista-Presidente le ha smantellate tutte e sostituite con istituzioni RIVOLUZIONARIE DETTATE da Fidel Castro: vuoi anche tu far ridere i polli ripetendo che Cuba e'il paese piu' democratico del mondo? Anche se lo ripeterete fino alla nausea, nessuno lo credera', perche' tutti conoscono chi sia Fidel Castro, e si spera che conoscano presto i dettagli del suo delfino. Vuoi negare che il Cd MAISANTA e' usato IN OGNI MINISTERO CHAVISTA per discriminare, che le SMARTMATIC erano programmate per registrare l'ordine di votazione degli elettori? Fallo, l'importante e' chelo dichiaria onestamente a chi ti legge: io sono comunista e ripeto quello che mi dicono di ripetere

3) Ne a me ne a te sarebbe venuto in testa di chiamare gli ebrei "assassini di Cristo": e' una frase solo infelice? che ipocrisia! e'solo sintomo di una mente malata in crisi da litio

4) Che Guevara ERA UN TERRORISTA molto piu' sanguinario (el carnicerito del morro Cabaña)di un Posada, si era infiltrato in Bolivia per portare morte e distruzione con la guerriglia, e' normale che lo abbiano cacciato e ammazzato come un cane; egli era senz'altro MOLTO piu' colpevole dei 15.000+ che Castro ha fucilato NEL SUO REGNO in nome della SUA rivoluzione; se USA proteggono un terrorista, CUBA LO FA MINISTRO E LO INCENSA COME UN MARTIRE; pensi che i morti della cubana de aviacion siano piu' innocenti delle migliaia di assassinati o imprigionati? Beh, ti sbagli, erano innocenti uguali, e il Che li fucilava a centinaia in nome di chi? della rivoluzione! Bella tempra.

5) puo' darsi che il direttore di FP sia un capitalista selvaggio, di certo tu sei un mentitore professionale quando SPARI che nel caracazo furono assassinati "tra 2.000 e 10.000" venezuelani; ti approfitti dell'ignoranza che esiste quaggiu' sulle vicende di laggiu' per ripetere e dunque SPACCIARE propaganda chavista. E poi fai un articolo sulla "campagna mediatica di menzogne..2 bla bla? Tipico comunista

6) chavez E' CERTAMENTE un "pericoloso buffone populista", PERICOLOSO perche' copiacarbone di Castro, BUFFONE perche' ama incantare le folle con le panzane piu' astruse e ODIOSE, pensate in LABANA per smerdare tutto e tutti, POPULISTA perche' e' l'esempio classico del populista mussoliniano, di cui copia praticamente tutto, dalle squadracce fasciste, agli assassinii, alla militarizzazione del paese contro un INESISTENTE piano Balboa, e infine perche' ADORA sbrodolarsi ore e ore in televisione, circondato dai pagliacci di turno che lo incensano. (Scandaloso l'"UHAH CHAVEZ NO SE VA", ma immagino che tu ne sia deliziato, pensalo di Berlusconi e rabbividisci, due pesi due misure, estilo cubano)

7) se cominciano ad apparire articoli CONTRA e' perche' finalmente su tutte le bestialita' del gorilla si comincia ad avere una idea precisa, e cioe' che Chavez e' un comunista mascherato e coperto dal Bolivarismo, come la rivoluzione di fifo era "verde como las palmeras"; ne' i cubani allora ne i venezuelani oggi avevano la minima idea di quello che li aspettava; per i cubani e' troppo tardi, mo' se lo tengono fino alla morte, per i veneuelani c'e' ancora qualche speranza;

8) gli "avvelenati giornalisti venezuelani" come Patricia Poleo, Napoleon Bravo, Gustavo Coronel, Ibeyse Pacheco, Marta Colomina, Ivan Ballesteros sono anni che denunciano, e sono oggi sotto tiro, minacciati, cacciati, processati; voglio vedere che diresti se nel tuo paese Berlusca proibisse PER LEGGE di parlare di un caso di assassinio di un procuratore; saresti il primo a dare fuoco al mondo, percio' perche' non fai pippa e rispetti le ALTRE opposizioni?
Perche' te lo dico io: perche gli ordini da labana sono di SCATENARE UNA GUERRA MEDIATICA senza precedenti per supportare la ROBULUCION (robo=furto) Bolivariana di merda, l'ultimo sogno di Fidel di ficcarcela in culo, la rivalsa di un coscienzuto criminale assassino alla fine dei suoi giorni, che ha trovato il perfetto idiota latinoamericano che in cambio di succedergli come leader della sinistra mondiale ha ingannato il suo popolo, sequestrato la liberta', il diritto e la democrazia nel suo paese, e cominciato a finanziare a piene mani i sogni malati del suo chulo, senza neanche chiedere il permesso della sua gente, tant'e' vero che dai 6 milioni di voti del 2004 (Referendum Revocatorio, non "reafirmazo") oggi conta con un rotondo 85% di astensione, ovvero non piu' di 1.200.000 chavisti; gli altri semplicememnte disgustati, lo hanno abbandonato; di socialismo, abolizione della proprieta privata e di modello cubano NON NE VOGLIONO MEZZA!!!

E' forse il popolo che ha chiesto il socialismo? hai mai sentito chavez, prima del 2005, proclamare che si andava al socialismo, o chiamare socialista il suo movimento? BOLIVARIANO diceva, e solo alla fine del 2005 si e' sentito abbastanza sicuro da cominciare a nominare 'sta bufala del socialismo del XXI secolo.

Io non sottovaluto ne' scredito gratuitamente chavez, per me e' UN PERICOLOSO SPACCIATORE DI ODIO, e come radicale mi batto per farlo sapere a tutti.

Tutto cio' e' descritto nel mio sito chavilarism.blogspot.com che non credo leggerai mai , non per i miei interventi, che non ce ne sono che pochi, ma semplicemente per la selezione di notizie aberranti sul percorso di questo spregevole essere che fingendo di stare dalla parte dei poveri e oppressi, ha instaurato un regime odioso e comunista. OGGI CHAVEZ NON HA PIU' APPOGGIO POPOLARE, e questa e' una verita' che dovresti scrivere.

Chavez sara' spazzato via dal suo stesso popolo, non c'e' bisogno di nessun gringo, la merda sta salendo a soffocare tutto, economia liberta', rispettabilita', e restera' solo un gran clamore all'estero, quando lo vedranno destituire e incarcerare dai I SUOI STESSI COMPATRIOTI, e il chavismo restera' un folkloristico ricordo di una epoca buia; perlomeno in Venezuela, puo' benissimo darsi che gli altri ne faranno un altro EROE.

Un'ultima cosa; se tutti voi potete gridare BUSH ASSASSINO,stampare magliette, vendere orologi, perche' non posso gridare io o l'opposizione cubana o venezuelana o internazionale CASTRO O CHAVEZ ASSASSINI, STUPRATORI DI POPOLI, SPACCIATORI DI ODIO?
E non mi dire che sono intollarente e aggressiva, con voi non c'e' via di mezzo, perche' siete degli STUPRATORI DELLA LIBERTA', e non ammettete nemici vivi o parlanti. Percio' beccatevi i vostri nemici.
In chiusura, linko la intervista che lo stesso autore fa a Chavez, datata 1/1/2005; vera poltiglia chavista.

http://www.gennarocarotenuto.it/dblog/articolo.asp?id=131



I disinformatori antilatinoamericani di professione - GennaroCarotenuto.it