L'80 percento dei giovani chiedono una svolta politica e la fine del regime
Cuba, la maggioranza contro Fidel
nel sondaggio vince la democrazia
Quasi il 50% sostiene che le cose vanno "male" o "molto male"
di OMERO CIAI
Cuba, la maggioranza contro Fidel
nel sondaggio vince la democrazia"
Fidel Castro
Democrazia o dittatura, cosa pensano davvero i cubani? Potrà sembrare strano alle migliaia di turisti italiani che ogni anno vanno al mare nella "regina" dei Caraibi e non si curano del contesto, ma in un regime dove avere un'opinione - se per caso è quella sbagliata - può costare il posto di lavoro e, a volte, anche il carcere, chiederlo in segreto non è poi così superfluo. E allora hanno avuto ragione i ricercatori di una Ong spagnola che hanno svolto il primo sondaggio indipendente e riservato sull'isola dal 1959.
Come si sa Fidel Castro è molto geloso dei suoi concittadini. Essi gli appartengono e soltanto lui sa cosa veramente desiderino e come vogliano essere governati. Per questo Cuba concede con estrema difficoltà il permesso di verificare le condizioni di vita, i diritti civili, l'attendibilità dei dati forniti dal governo locale su sanità ed educazione, ad organizzazioni civili o umanitarie, cominciando dalla Croce rossa e dall'Onu. Per non parlare poi dei giornalisti che, se accreditati, devono sopportare l'assillo di un "tutore" (di solito un funzionario politico) che ha il potere non solo di censurare ciò che si scrive ma anche di decidere cosa si può andare a vedere e che cosa no.
Fatte tali premesse diventa molto interessante il lavoro svolto segretamente dai ricercatori dell'ong "Solidariedad con Cuba" che, tra l'8 ottobre e il 3 novembre di quest'anno, hanno interrogato un campione di 540 cubani con un questionario realizzato in collaborazione con diversi sociologi spagnoli.
Il risultato più netto che emerge dall'inchiesta è la differenza di pensiero tra giovani e anziani. Alla domanda sul regime politico il 53% risponde a favore della democrazia, un 27% non sceglie; mentre il 20% dichiara di preferire la dittatura. Questo il totale: ma esaminato per fasce d'età il quadro è rivoluzionario. Più dell'80 percento dei giovani fra i 18 e i 29 anni è a favore della democrazia mentre fra gli ultra sessantenni le due opzioni si equivalgono nelle preferenze dei cubani. Quasi il 50% pensa comunque che la situazione a Cuba vada "male" (29,6%) o "molto male" (20%); mentre un 29,2 crede che vada "così così". Però l'80 per cento pensa che siano necessari "alcuni" (43%) o "molti" (37,2%) cambiamenti nella politica dell'isola.
Netta anche la posizione sui prigionieri politici e sulla libertà di protestare. Il 53 percento è favorevole all'amnistia per i prigionieri politici, il 38 percento si astiene ma solo il 9 percento si dichiara contrario. Infine i problemi: il più importante per i cubani è quello legato al lavoro. Salari irrisori e assenza di occupazione professionalmente adeguata. Al secondo posto invece viene la fame.
(24 dicembre 2005)