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Ecco i collegamenti con i gruppi antimperialisti ed esponenti di gruppi del terrore scoperti dagli apparati di sicurezza iracheni
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A. Malgo Zonta fino a Soccorso popolare) che fanno dell'antimperialismo e dell'anticapitalismo il proprio grido di battaglia. Colpire gli italiani, «solo gli italiani» recita una delle più recenti informazioni intercettate. La coincidenza con il ricambio di governo, secondo quanto riferiscono uomini della sicurezza irachena, andava raccolta nella speranza di sortire un nuovo effetto Zapatero. Colpire prima delle elezioni avrebbe potuto comportare anche il rischio di un effetto boomerang, nel senso di rafforzare il governo Berlusconi sulla falsariga di quanto accaduto con Blair all'indomani dell'attacco di Londra. | Così si è aspettato il momento giusto, il governo giusto, il passaggio del blindato giusto. E si è dato l'ordine di uccidere in concomitanza, giust'appunto, con le polemiche che da giorni tengono banco in Italia sull'eventualità di un ritiro immediato del nostro contingente. Un ordine perentorio. Un messaggio preciso. Al quale potrebbero seguirne altri dello stesso tenore qualora il messaggio non dovesse venir recepito e l'impasse non si dovesse sbloccare. Quale sia la manina che da mesi, in loco, | coordina l'iniziativa della guerriglia in collegamento con soggetti riconducibili ai comitati «per l'Irak libero» non è dato sapere. Vi sono sospetti fortissimi su una pluralità di soggetti, ivi compresi alcuni esponenti legati ai più influenti imam sciiti, a loro volta in contatto con membri dell'Iraqi National Alliance che hanno in Awni Al Kalemji (portavoce dell'Alleanza Patriottica Irachena) e Jawad Sammi Alaà i referenti ufficiali in Europa, e in Shawkat Khazindar uno dei promotori del vecchio progetto del Fronte di liberazione nazionale. |
Sono quattro i nominativi top secret più accreditati quali «ufficiali di collegamento» lungo l'asse Roma-Nassirya. Tracce dei contatti con l'Italia sarebbero saltate fuori nelle scorse settimane nei canali Internet, attraverso segmenti telefonici captati dai satelliti, seguendo quella linea grigia che la nostra intelligence batte da quando ci si è interrogati sul video della violentissima battaglia di Nassirya allorché, a margine delle riprese dei mujiahedin armati di bazooka, mortai e mitragliatori, | una voce fuori campo incitava i combattenti a uccidere i crociati, gli infedeli, gli occupanti occidentali. Coincidenza: l'anonimo telecronista parlava la lingua di Dante oltre a quella di Maometto: «Dài, dài... spara...». E poi. «Allah Akbar, Allah Akbar!». Coincidenze? gianmarco.chiocci@ilgiornale.it |
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