Jose' Reyes di cubanology ha scritto un emozionale e rinfrescante articolo su Cuba domani, domani che sia tornata al mondo libero.
E' meraviglioso pensare a L'Avana senza l'oppressiva presenza dei cartelloni della propaganda, senza la faccia del merdoso che si abbraccia con qualsiasi criminale del mondo, senza l'assassino che ti guarda come a dire: DEVI ESSERE ASSASSINO COME ME, HOMBRE NUEVO!
Sarebbe una cuba diversa, per la prima volta mi soffermo a immaginarmela, e per la prima volta mi vengono dei dubbi...
Quale governo potrebbe contenere il meraviglioso caos che i cubani instaurerebbero, o quali regole sarebbero accettate e quali altre rifiutate, dove andrebbero se potessero viaggiare ma senza soldi, e cosa comprerebbero se avessero i soldi.
Certo, una Cuba tappezzata con Maceo, Marti e Gomez sarebbe un po' irreale, molto ideale, francamente impensabile che un nuovo governo investa in simboli si di liberta, ma dell'altro millennio.
Mi sembra curioso, infine, pensare i cubani di oggi che si reinventao un paese; sara' la parte piu' bella e interessante, anche se conoscendo il solco scavato in quelle menti da 50 anni di comunismo, non riesco a immaginare che tipo di "stato" ne verrebbe fuoir; adesso capisco meglio l'avvido di Lech Walesa, di qualche tempo fa, quando disse che la transizione andava preparata, infatti e' piuttosto difficile imaginare un cubano improvisamente libero di costruirsi il proprio destino che cosa farebbe; sicuramente, ho il dubbio, permeterebbe MOLTO POCO ad un esiliato di mettere bocca, al massimoaccetterebbe il suo aiuto economico, ma dubito che gli lascerebbe manipolare la nazione; e per questo bisgna ringraziare Fidel.
Risulta un po' ingiusta e molto "statalista" l'idea di farci pagare il doppio a noi europei e canadesi; io voto contro...
Insomma un articolo che per il suo idealismo fa molto pensare...
Grazie Jose'...
Cubanology, ¡Si se puede!