Da ingenua e fervente democratica quale sono, la notizia di un generoso tentativo polacco di mediazione sulla faccenda cubana mi aveva entusiasmato.
Poland's ex-president Kwasniewski "plans Cuban round table"
Sono infatti molte decadi che nessuno sano di mente osa piu' mettere il becco nelle faccende cubane, esclusiva come sono di un cagnaccio prepotente e gangster conme fidel castro, che trincerandosi dietro la formula del "non interventismo" nei fatti interni di un altro paese, aveva messo a tacere uno a uno tutti quanti
L'occasione del coccolone che ha messo un tappo in bocca al tiranno ha rinverdito la speranza di coloro che credono che nel dialogo si possa trovare una soluzione a tutto; ancora piu' appropriatamente, l'intervento di un non-americano potrebbe avere grosse possibilita' di successo, evitando di costringere i cubani a rifiutare apriri un dibattito lanciato dagli usa.
L'idea per adesso e' rimasta solo nei titoli di alcuni giornali, e non ha trovato il minimo eco, cosi' come i tentativi di Havel, del Concilio para la Libertad de Cuba (vedi questo bell'articolo ripreso da vcrisis EU and Cuba : Freedom vs. appeasement, Vaclav Havel | www.vcrisis.com) ,
Walesa (Walesa Advises Cuban Dissidents) e altri.
Eppure una sorta di mediazione mi sembra ragionevole, ancora di piu' se propiziata da qualcuno che ha gia' avuto esperienza di ex-comunismo.
Difficile pero pensare qualsiasi cosa su Cuba e i suoi attuali dirigenti: il fantasma dallo stomaco svuotato di castro aleggia ancora sulla cupola del capitolio habanero, e tutte le carte si mantengono rigorosamente coperte, temendo ancora che il caballo spunti fuori da qualche angolo, tagliendo la testa a tutti, soprattutto alla speranza.
Comunque CB a killcastro diffida, e avvisa: "Cuba non e' la polonia, i castristi non sono i sovietici: SONO PEGGIO!"