Stamattina ha diffuso alcune foto che mi hanno fatto piangere, non solo per vedere finamente la faccia dei nostri fratelli e sorelle in Cuba (facce cubane, facce vere, facce di gente che vive e lotta sotto una cappa asfissiante), ma perche' ho poututo finalmente vedere un paio di biblioteche indipendenti, ambedue intitolate a due figure che io amo molto: Jesusu Janez Pelletier

e Gustavo Arcos Bergnes.

Tra le lacrime ho visto lo scaffale piegato dal peso dei libri, i cartelli disegnati a mano, le riviste proibite, e i valenti bibliotecari radunarsi e farsi le foto.

Notate sullo sfondo le manchette gialle della campagna "io no"

E per ultimo, perche' non vi scordite le condizioni in cui questagente opera, le foto della medicazione a un attivista, che per voler entrare al congresso, e' stato cosparso in faccia dallo spray urticante.

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