Impressionante.
Ho pianto due volte, nel leggere questo scritto:
la prima con l'abuelo terrorizzato meandose y defecandose, la seconda con il fratello che vuole uscire ad affrontare le Brigate di risposta rapida, e tutti gli asserragliati in casa, compreso l'abuleo, che lo trattengono.
E la cosa terribile e' che ci sono migliaia di storie come questa, e nessuno che ne parla.
E non posso fare a meno di riflettere su questo scritto e i miei amici sposati con la rivoluzione.
Italiani come sono, e per di piu' della bella borghesia romana, da bravi combattenti comunisti, hanno sempre lottato per la liberazione, l'indipendenza, il riscatto di chiunque: indios boliviani, messicani, pamperos argentini, buhoneros venezuelani.
Ma mai hanno speso una parola per la faccia nascosta del castro-comunismo, mai hanno racontato queste storie di un popolo che ha scoperto solo DOPO cosa era il comunismo, quando ormai era troppo tardi, e lo schema di dominazione brutale era ormai pienamente efficiente (con l'iuto della stasi e dei sovieteici, naturalmente).
Bene, IL FATTO INCREDIBILE E' CHE QUESTI MIEI AMICI SANNO PERFETTAMENTE COSA SUCCEDE A CUBA, E SI GUARDANO BENE DAL FARLO SAPERE O AMMETTERLO.
PERCHE'?
PERCHE' SONO COMUNISTI E COMPLICI DI COMUNISTI.
COME ERANO FASCISTI E COMPLICI DEI FASCISTI LE MIGLIAIA DI ITALIANI CHE PER ANNI HANNO OPPRESSO E SCHIACCIATO ALTRI ITALIANI.
Ecco, questa complicita', questo silenzio, questo essere "compAgnuzzi rossi" tutti schierati per difendere una oppressione di uomo contro uomo (anzi, contro FAMIGLIE) e' la cosa piu' infamante che io possa pensare di una persona.
Peggio, alcuni hanno fatto figli nel paese, BEN SAPENDO CHE LA LORO POSIZIONE DI COMPAGNUZZI DELLA RIVOLUZIONE AVREBBE PERMESSO A QUESTI AMATI FIGLIOLETTI DI SFUGGIRE AL DESTINO CHE ATTANAGLIA TUTTI GLI ALTRI CUBANI.
Ma c'e di peggio: addirittura, gia' in culla, ancora in fasce, LI CONSAGRANO ALLA RIVOLUZIONE, CASTRISTA E ADDIRITTURA CHAVISTA, forgiando cosi', nella loro testa, un'altra classe di oppressori, quelli che opprimono sapendo di poterla fare franca: tanto, a schiattare nell'isola, ci restano i cubani, quelli veri...
:: NOTICIERO DIGITAL :: Ver tema - Me eduque y creci en la Revolucion Cubana: "Me eduque y creci en la Revolucion Cubana
Una Historia más de la Represión en Cuba
Por Claudia Gallusi
Cuando yo nací, ya la Revolución llevaba más de una década, en lo
que fui creciendo miraba a mi alrededor y veía rostros llenos de
desconfianzas.
Personas que habían puesto su vida en metas que nunca llegaron, todo
lo relacionado con el gobierno es tema tabú, se habla bajito entre las
cuatro paredes de tu casa y aprendemos a vivir en una doble moral.
En casa nos atrevemos a cuestionar, criticar, maldecir el gobierno y
fuera de casa repetimos consignas que alaban el sistema y nos obligan a
ir a cuanto acto público aparece Fidel Castro Ruz y gritar un VIVA al
tirano
Quizás no entiendan cómo nos 'Obligan', voy a intentar explicar,
cuando el Comandante en jefe va a aparecer en un acto público, en las
escuelas se pasa lista antes y después de esos actos que somos
obligados a ir, si tu nombre no aparece en esas listas, recibirás
castigo y 'mancharas Tu expediente'.
Dicho expediente lo tienen todos los cubanos desde que nacemos, ese
expediente es el que dice si tú eres o no desafecto a la revolucion y
si puedes estudiar en la Universidad o no.
Eso en el caso de los jóvenes, en el caso de los adultos, pueden
perder sus trabajos y sin sustento para la familia tienen que aceptar
cualquier cosa que le ofrezca el gobierno, entonces verías un
ingeniero cortando caña o un médico castigado trabajando en los
campos alejados de su familia y de su lugar de origen.
El aparato represivo es considerado uno de los más salvajes del mundo
comparado solamente con el de China y el de Corea, ese aparato
represivo comienza a nivel de cuadra, en cada cuadra existe un CDR
(Comité De defensa de la Revolución) ese mecanismo de vigilancia debe
reportar cada cosa 'Rara' que ocurra en la cuadra, las cosas 'raras'
puede ser desde un olor a carne de puerco fr"