domenica, ottobre 08, 2006

Intervista con Archibiabes Hidalgo ag2006 - Liberacuba

Liberacuba________Libertà X Cuba



Parla Hidalgo, ex braccio destro del nuovo leader
"Il capo designato beve, ha crisi depressive e piange"
"La Cuba segreta dei Castro
così Fidel sorvegliava Raul"

MIAMI - "Fidel e Raul si vedono molto raramente, si parlano poco ed hanno sempre svolto compiti molto diversi. La loro è un'alleanza di ferro, di sangue - dice Alcibiades Hidalgo - ma Fidel non si è mai fidato pienamente nemmeno del fratello. Lo ha sempre fatto spiare e seguire dai servizi segreti. A Cuba c'è un gruppo speciale che controlla tutti i massimi dirigenti del partito e riferisce direttamente a Fidel".

Alcibiades Hidalgo, sessant'anni, è l'ultimo alto dirigente del regime cubano fuggito dall'isola. E' stato per quasi dieci anni il capo dello staff della segreteria di Raul Castro, ambasciatore di Cuba all'Onu e primo vice ministro degli Esteri. Ha abbandonato clandestinamente l'isola nel 2002.

Chi spia Fidel Castro?
Hidalgo ride: "Nessuno, cercano di ascoltarlo tutti con l'orecchio attaccato alle porte".

Che cosa sta succedendo a Cuba?
"Quella che è in corso a Cuba è una prova generale della successione. Questo non vuol dire che Fidel Castro non sia stato operato, che le sue condizioni di salute non siano state gravi. Ma vuol dire, per esempio, che le persone citate nella lettera di successione non corrispondono affatto alla vera cupola del potere. Il numero tre, dopo Fidel e Raul, oggi a Cuba è il ministro degli Interni, il generale Abelardo Colomé Ibarra, detto Furry. E qualsiasi civile, come Carlos Lage o Ricardo Alarcon, conta molto meno di un generale delle Forze armate".

C'è uno scontro di potere tra Raul e le Forze armate da una parte e i "chavisti" come il ministro degli esteri Perez Roque dall'altra?

"Certamente. Fidel Castro ha sempre creato dei "governi paralleli" rispetto al partito e alle Forze armate. Oggi, la cupola del partito e quella delle Forze armate coincidono. Nella segreteria del partito comunista e nel governo sono presenti tutti i generali più importanti. Poi c'è un altro centro di potere che ruota intorno a Felipe Perez Roque e alla gioventù comunista. Questo gruppo, nel quale ci sono anche i cosiddetti "talibani" di Fidel come il vice segretario della gioventù comunista, Hassan Perez Casabona, gode di relazioni privilegiate con il presidente venezuelano Hugo Chavez, e trae la sua influenza dal rapporto diretto con Fidel, dalla vicinanza a Fidel. E' stato negli ultimi cinque anni un governo parallelo rispetto al partito e alle Forze armate. Ma, scomparso Fidel, questo gruppo non ha nessuna possibilità di opporsi all'ascesa di Raul".

Vuole dire che in questo momento a Cuba sta governando una giunta militare?
"Senza dubbio alcuno. Se domani si riunisse la segreteria del partito, accanto a Raul ci sarebbe il generale Colomé Ibarra, il capo dello Stato maggiore Alvaro Lopez Miera, il generale capo dell'esercito d'Oriente, etc. Il nucleo duro dell'esercito corrisponde al nucleo duro del partito. Sono le stesse persone".

Quali sono i rapporti tra Raul e Chavez?
"Non c'è molta simpatia tra i due. A Raul non piace affatto essere così dipendente dal petrolio di Chavez e cercherà sicuramente altre strade per il futuro dell'economia cubana".

Qual è l'atteggiamento di Raul Castro nei confronti della corruzione così diffusa nell'isola?
"Lo stesso del fratello: per essere corrotti e non rischiare nulla bisogna avere il permesso dei fratelli Castro. Tutti i grandi mandarini dell'esercito sono corrotti, molti di loro hanno figli che studiano o vivono all'estero, che lavorano nelle imprese di import-export. Essere nella nomenclatura a Cuba vuol dire avere numerosissimi privilegi rispetto alla gente comune. Possono entrare ed uscire dall'isola, possono avere affari e conti bancari nei paradisi fiscali".

Che uomo è Raul Castro?
"Raul è un uomo molto incerto e insicuro che si appoggia moltissimo, anche sul piano affettivo, alle persone che ha intorno. Ma è anche un uomo estremamente cinico che si libera degli amici dopo averli utilizzati. Io trascorrevo tutto il mio tempo con lui, andavo a casa sua, mangiavo con sua moglie e giocavo con i suoi figli. Lui conosceva la mia famiglia, mia moglie. Passavamo sempre insieme il weekend. Ma, dal momento in cui sono caduto in disgrazia, non l'ho mai più visto".

Beve molto?
"Raul beve moltissimo. Ha spesso delle profonde depressioni e piange. Piange anche davanti ai suoi collaboratori. Ma quando riprende il controllo di se stesso è feroce e determinato. Non guarda in faccia a nessuno".

Perché si deprime?
"Per tante cose. Ma molto spesso per il suo rapporto con Fidel. Perché Fidel non ha alcuna considerazione delle sue opinioni. Fa sempre il contrario di quello che dice il fratello più piccolo quando discutono di qualcosa".

E' vero che Raul Castro dorme ancora oggi nel letto che appartenne al dittatore Fulgencio Batista?
"Sì assolutamente. Il letto dove dorme a casa sua è uno di quelli di Batista. Lo prese nel 1959 quando occupò la caserma Columbia dell'esercito batistiano insieme a Che Guevara e a Camilo Cienfugos. E lo conserva come una reliquia".

E' un nostalgico del comunismo sovietico?
"Raul era un fanatico dell'Unione Sovietica. Ogni volta che viaggiava in Urss voleva conoscere una repubblica diversa".

Perché a Cuba non c'è un Congresso del partito comunista da nove anni?
"Perché non c'è alcun progetto di società per i prossimi anni. Il potere vive alla giornata. A seconda di quello che passa per la testa di Fidel".

Cosa farà Raul se alla fine riuscirà a governare da solo?
"Cercherà di ripetere l'esperimento cinese: apertura al mercato senza riforme politiche".

Perché non lo ha fatto Fidel in questi anni?
"Perché Fidel è contrario a qualsiasi riforma. E' convinto che il sistema può sopravvivere solo se si barrica in se stesso".

(8 agosto 2006)