cossiga interviene sul caso del terrorista
"Battisti? Fu aiutato dagli 007 francesi"
5 giorni per motivare l'estradizione
Il "caso Battisti" si arricchisce sempre di nuovi dettagli. L'ultimo in ordine di tempo è la dichiarazione dello stesso che dal carcere, in un'intervista, fa sapere che la sua fuga dalla Francia fu organizzata dai servizi segreti d'Oltralpe.
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Ministro dell'Interno, Capo dello Stato e da sempre esperto di intelligence. Presidente Cossiga le sembra plausibile quanto dichiara Battisti?
«Non ho alcun dubbio. Dopo la Svizzera e il principato di Monaco, la Francia è il Paese democratico che ha il più alto numero di forze di sicurezza. La Francia ha un controllo del territorio capillare. Vuole che uno che era in carcere poi liberato, che frequentava l'élite intellettuale francese, scrittore di successo scappava senza essere aiutato? Del resto lui temeva che con l'arrivo di Sarkozy sarebbe cambiata la politica rispetto ai rifugiati. Battisti non immaginava che sarebbe arrivata Carla Bruni. Battisti è stato sicuramente aiutato dai servizi segreti francesi».
Battisti dice che Lei le ha scritto una lettera...
«La signora Vargas, scrittrice amica della signora Bruni, mi chiese se io avessi potuto scrivere una lettera al ministro di giustizia di Lula. L'ho scritta dicendo quello che ho sempre sostenuto. Che in Italia c'è stata una criminalità politica. Precisando che il crimine politico era un'aggravante non certo per sminuire le responsabilità. Ora nel Brasile la Costituzione vieta di estradare qualsiasi persona responsabile di crimini politici e così non restituirà mai nessuno. Come ha sempre fatto».
Allora Battisti non sarà estradato?
«Non avverrà nulla di tutto ciò. E mi dispiace che Frattini abbia richiamato l'ambasciatore, misura che non sortirà nulla. Così come mi dispiace che abbiano coinvolto il presidente Napolitano. Non ci dobbiamo dimenticare che Lula e il suo governo sono un regime di sinistra legato a Chavez e agli altri leader sudamericani che fanno parte di quel sistema della nuova sinistra del Sud America. L'Italia farà una brutta figura. Francia e Germania si stanno già gongolando per sostituirci nei rapporti commerciali con il Brasile».
Il Brasile, però, ha concesso lo status di rifugiato politico perché, ha scritto, in Italia c'è il rischio che Battisti venga ucciso...
«Cosa ci dovevamo aspettare dopo anni che L'Espresso e La Repubblica scrivono che ci sono i servizi deviati. E la signora D'Antona, che è vedova di una vittima delle Brigate Rosse, parla di un'atmosfera oscura e di gravi dubbi che ancora gravano su apparati dello Stato e su personalità politiche relativamente a fatti come le stragi di Bologna, di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia».
Maurizio Piccirilli
30/01/2009