domenica, febbraio 12, 2012

I cardini militari di Chavez - traduzione da Caracas Gringo

Three Kingpins
2012/09/02 in Uncategorized

http://caracasgringo.wordpress.com/2012/02/09/three-kingpins/

Cliver, Henry e "El Pollo" sono martelli del presidente.

Generale Cliver Alcala, comandante della IV Divisione di Fanteria corazzata con sede a Valencia, presumibilmente il generale più vicina personalmente al presidente Hugo Chavez al giorno d'oggi.

Generale Henry Rangel Silva, nuovo Ministro della Difesa e anche ancora comandante del Joint Command Strategico Operativo.


Generale Hugo "El Pollo" Carvajal, che si dice sarà nominato non appena lo zar Intelligenza nuovo regime di Chavez.


Questo trio è stato indicato come i boss della droga dal dipartimento del Tesoro statunitense per il collaborare attivamente con le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) in stupefacenti e traffico di armi.


Il presidente Chavez ha risposto alle azioni del governo degli Stati Uniti contro i suoi generali Kingpin, promuovendo a forse i comandi più potenti dell'esercito.


Chavez è convinto che Washington non farà altro che farfugliare in oltraggio.


Tre generali dell'esercito con tutto da perdere, compresa la loro libertà e anche la propria vita - se il presidente Chavez si dimette dal potere a qualsiasi condizione diverse da quelle che impone.


Tre potenti boss al culmine di un numero molto consistente di ufficiali, di cui oltre 700 nei posti di governo civile, e più del doppio che molti in servizio attivo, con un enorme interesse nel mantenere Chavez al potere, e oltre che perpetuare "la rivoluzione "(cioè los negocios) dopo che il presidente perisce.

Decreto del presidente questa settimana reintegrare in servizio attivo, con pay back pieno e benefici e, eventualmente, alti ranghi tutta la strada fino al generale, potrebbe presto ingrossare le loro fila ancora di più.

Non siate sorpresi se il Presidente dell'Assemblea Nazionale Diosdado indossa pubblicamente un esercito uniforme da un giorno all'altro, l'unica domanda è: Will Diosdado indossare il grado di colonnello o generale, invece?

E 'una domanda pertinente, dato che gli ufficiali salgono al rango di generale e ammiraglio nel 2012 sono l'ultima classe dell'Accademia Militare che il presidente Hugo Chavez ha personale, in quanto il contatto diretto con i suoi giorni come un istruttore dell'accademia.

Il presidente Chavez sta militarizzando il suo regime nel suo ultimo anno prima delle 7 ottobre 2012 le elezioni presidenziali.

Chavez sa che sta camminando sulla strada di non ritorno. Lui non è guarito, nonostante tutte le sue assicurazioni di non avere cancro. Come posso dirlo con certezza? Nulla è certo come il cancro.

Tuttavia, se Chavez fosse stato veramente guarito dal cancro, il regime avrebbe tutti i motivi per trasmettere la buona notizia per rafforzare la sua leggenda popolare come un leader invincibile: per tre volte eletto, sopravvissuto colpo di stato, sopravvissuto al cancro .... Così la mancanza di qualsiasi notizia a tutti, anche da questo regime segreta, significa che la prognosi deve essere molto cattivo.

Ma l'opposizione civile, democratica è terribilmente sbagliata, se si presuppone che immediatamente après Chavez il Venezuela sarà governato da un governo civile in linea con coalizioni democratiche come il MUD.

Boss del presidente sanno che perderanno tutto se i civili di opposizione prendere il potere.

I generali e le centinaia di molti altri ufficiali con i pollici in ogni corrotto "negocio", che si può forse immaginare sotto la umbrealla della rivoluzione bolivariana, non supportano l'ideologia marxista e la visione abbracciata dal presidente Chavez. Tuttavia, hanno bisogno di Chavez quanto Chavez ha bisogno di loro. Si tratta di un'alleanza faustiana, per essere chiari.

Sia o no Chavez è venuto a patti con il proprio futuro è ignoto.Si aspettava di governare per sempre e un giorno, ma carcinomi maligni che crescono tumultuosamente all'interno del corpo hanno un modo di abbreviare i propri sogni e le aspettative.Tuttavia, Chavez è deciso a uscire con gli stivali.

Sa anche che qualunque cosa accada quando il sipario succeda, il prossimo governo del Venezuela sarà militare, non civile, almeno nei primi anni post-rivoluzione.

Chavez si aspetta anche il suo boss per far rispettare l'esito preordinato di questo anno di elezioni presidenziali. In primo luogo, Chavez sarà rieletto, anche se perde il voto popolare da una frana. In secondo luogo, questi gangsters non stanno dando il potere, non importa quale.

Il presidente Chavez ha chiarito il 4 febbraio, ufficialmente commemorando il 20 ° anniversario dal colpo di stato nel 1992 che lanciò la Rivoluzione Bolivariana e l'inizio del movimento per l'indipendenza del Venezuela secondo.

L'opposizione riuscira' a capire ciò che sta succedendo inVenezuela entro la fine del 2012? Io sospetto di no.

lunedì, marzo 14, 2011

Oscar Elías Biscet llama a los cubanos a actuar - Nuevo Herald


JCCHAVEZ@ELNUEVOHERALD.COM

En uno de sus primeros contactos con la prensa tras su excarcelación, el disidente Oscar Elías Biscet, el más firme y mejor conocido de los 75 disidentes encarcelados en el 2003 durante una ola represiva, hizo un llamado por la libertad de Cuba, al tiempo que instó a los hermanos Castro a dejar el poder.
"Parece que nos estamos acercando rápidamente a un cruce de la historia que va a determinar la felicidad y la prosperidad en los años siguientes de nuestro pueblo'', dijo. "Llamamos a todos los cubanos para que actúen. Tenemos que aprovechar el momento''.


Read more: http://www.elnuevoherald.com/2011/03/14/902991/oscar-elias-biscet-llama-a-los.html#ixzz1GdSO7WjB

sabato, marzo 12, 2011

Biscet for President: "PORQUE NO" Campaign '08

Esta campana la empece' con pocos hermanos y la termine' con menos:
era una campana puramente mediatica, pensada para hacer circular la figura carismatica de Biscet,
y proponer una cara unica como interlocutor privilegiado.

Escribimos una carta a la senora Elsa,
y ella se rehuso' de avalarla.

Era mas que comprensible,
y acabamos con la cosa.

Pero ahora me acuerde' de esta batalla,
y encontre' de nuevo este sencillo poster que un hermano hizo.

Y me parece liberatorio,
despues de la libertad del dott. Biscet,
repetirlo con mas fuerza que antes:

PORQUE NO?

mercoledì, gennaio 05, 2011

Cesare Battisti in Brasile - Ivanaldo Santos, Critica Cultural Blog

Cesare Battisti in Brasile
Come è pubblico ed è stato ampiamente pubblicizzato dai media, l'italiano terrorista Battisti Cesare ha ottenuto l'asilo politico in Brasile. L'asilo è stata ufficialmente concessa dal presidente Lula nel suo ultimo giorno in ufficio, vale a dire 31/12/2010. In pratica questo è stato l'ultimo atto del governo Lula. Si tratta di un atto triste e deplorevole. Da un lato, il governo brasiliano sta violando i trattati internazionali in materia di estradizione di criminali e, dall'altro, apre le porte del Paese a organizzazioni criminali e terroristiche. D'ora in poi qualsiasi criminale e terrorista può venire in Brasile, sostenendo che "persecuzione politica" o ottenere giustificazione legale e di asilo politico. Così, il Brasile potrebbe diventare una sorta di "paradiso per i ladri."

Dobbiamo vedere che da un lato, il governo PARTITO DEI LAVORATORI (PT) sta cercando di compiacere i "fratelli di fede", cioè le fila dei militanti di sinistra e marxisti di tutto il mondo. L'asilo politico concesso a marxista Cesare Battisti dà un messaggio chiaro per l'Internazionale socialista, cioè, "non ti preoccupare, il governo PT li sosterrà in tutto, compresi gli atti illegali". D'altra parte, il governo brasiliano è in una situazione difficile, perché l'asilo politico concesso a Battisti sposare apre un grave precedente. D'ora in poi qualsiasi penale internazionale e del terrorismo può venire in Brasile e chiedere lo stesso trattamento che è stato dato ai cittadini di origine italiana.

La cosa più grave di tutte è che la societa’ brasiliana e’ anestetizzata. L'opposizione, che è ufficialmente guidata dal PSDB, non ha detto nulla, non ha ricorso ai media per denunciare la gravità dell'atto, non ha proposto un disegno di legge per invertire la grave situazione. A loro volta le associazioni di categoria (avvocati, giudici, ecc) hanno appena fiatato. E 'come se il caso di Cesare Battisti non avesse importanza. E 'bene ricordare che paesi come il Brasile, che sostengono criminali internazionali sono visti molto male nella diplomazia internazionale. Basta vedere le sanzioni internazionali che stanno soffrendo oggi paesi come, ad esempio, la Libia e l'Iran, proprio perché hanno o stanno continuando a fornire sostegno alla criminalità internazionale.

Inoltre, come resta la pretesa brasiliano di avere un seggio nel Consiglio di Sicurezza dell'ONU? Come è la pretesa brasiliana di essere una nazione con influenza politica internazionale? Certamente le nazioni principali del mondo - e non si tratta di imperialismo - non gradiranno l'atteggiamento del governo brasiliano. Per quanto il Brasile sia un paese ben considerata a livello internazionale panorama diplomatico e politico, l'asilo concesso a Battisti potrebbe causare seri problemi di politica di integrazione. D'ora in avanti, chi confidera’ nel Brasile? Proprio il Brasile che dà asilo politico a criminali e terroristi? Forse il governo PT non ha pensato a tutte le conseguenze di dare asilo a Cesare Battisti.

Ivanaldo Santos
Blog: Crítica Cultural
Brasil


http://ivanaldosantos.blogspot.com/2011/01/casare-battisti-no-brasil.html

Supendo post di VN&V: l'incontro Hillary-Hugo


The Chavez show in Brazil

Well, maybe Brazil inaugurated a new president yesterday but in chavistadom the news was of Hillary Clinton shaking hands with Chavez.
Amused Santos, eeked! Clinton, shocked Piñera and Trinidad's "payaso"

Now, a lot of tall tales seem to be sown here and there but form the picture above we can see a few clear things that cannot be hidden, at least to everyone that has a vague idea of what body language stands for.

Santos knows Chavez first hand and he knows how far in his clownishness this one will go to score a point valid at home (Santos also knows that Chavez does not care much anymore about points he may score for the foreign peanut gallery, too much trouble in Caracas to worry about that).  In other words, Santos "been there, done that, hated it" moment is in the past and he is checking out the other three guys.

Hillary is of course the Secretary of State and she has been kissing enough frogs for the past 2 years that she will kiss that one too.  But her face is a poem of surprise and disgust although she recomposes herself real quick.  I was impressed at how quick, by the way.  Whatever it is they say from the right, Hillary clearly looks like the entrapped one in this picture.

Piñera is in shock.  He cannot believe what is going on, and possibly the rudeness that came before the scene and that cameras may have missed.  He looks at the hands, wondering is Clinton will shake it after all.  She will, of course, she has been around the block but we can understand Piñera moment of doubt.

As for the "payaso" according to Spanish Foreign Minister Trinidad (see wikileaks), he is doing his show, oblivious of any ridicule he may encounter.  After all he needs to prove to the world that it is the US that is threatening to break with Chavez and not the other way around.  This is of course solely for at home chavista consumption as outside of Venezuela the dice have rolled long ago.  So he sports a fixed smiling grimace that looks more like the spoiled brat that got away with a nasty trick than the responsible statesman that brought peace to two countries (though that facièsis better seen in other pictures that I will not bother posting).  The left can say whatever it wants, we know better now.

But of the four of them I am sure that Santos had the better moment, as in "see Hillary, I get no respect from you and your stupid democrats and trade unions blocking my FTA treaty with you.  That is what you get in return, bitch!  Deal with him too! Mwahahahahah!"

martedì, gennaio 04, 2011

Perche’ Lula protegge Battisti: MAFIA ROSSA

L’ipocrita domanda che riecheggia in rete in questi giorni non trova una sola risposta sincera, e questa risposta e’ che Lula e Battisti sono componenti della stessa fazione politica: il comunismo.
Per dire la verita’ Lula non aveva nessuna voglia di reggere il gioco a questo assassino, ma fu richiamato all’ordine “compagno” da qualcuno. La storia comincia nell’89...


Quando nell'89 gorbaciov si reco' a Cuba per annunciare la fine dei finanziamenti che avevano tenuto a galla il regime castrista per quasi 40 anni, Fidel non la prese troppo bene, e comincio' sin da allora a preoccuparsi seriamente.


Grazie alle sovvenzioni segrete (sottratte alle necessita’ del popolo cubano) con le quali sin dagli anni 60 avevano fomentato tutti i fuochi guerriglieri di America e Africa, e senza piu' la copertura politica dell'URSS, Castro chiamo' a raccolta tutti i suoi creditori, ufficialmente per studiare il nuovo assetto, in realta' per cercare un altro cane a cui succhiare il sangue pur di non aprire Cuba al mondo (Papa Woytila ci provo nell’86 ottenendo solo pernacchie)


Uno dei foraggiati da Castro era stato Lula da Silva, che aveva ricevuto finanziamente occulti (illegali, in Brasile) sin dagli anni della militanza sindacale, ed essendo ormai in dirittura di lancio per presidenziali del 92 che lo avrebbero visto vincitore, fu lui che si prese carico di convocare tutta la sinistra latinoamericana e organizzare i compagnucci di merende, convocando il primo Foro di San Paolo (Meeting of Left and Anti-imperialist Parties and Organizations of Latin America), al quale parteciparono tutte le organizzzazioni di sinistra, chiamate a raccolta dal dittatore cubano. (1990)



E quando dico tutte, intendo TUTTE, dal fonte Farabundo Marti del Salvador alle FARC colombiane, ai tupamaros, ai piquteros argentini, via via sino a comprendere piu di 100 organizzazioni legali e illegali.

Ora, nella logica della sinistra internazionale, tutti i metodi sono buoni per prendere il potere, ma soprattutti sono buoni STRATUTTI i metodi per conservarlo, ed uno degli elementi basilari per la strategia rossa e’ proprio lo stringere legami LEGALI e ILLEGALI con le organizzazioni, per essere da una parte inattaccabile dall’opinione pubblica, spalleggiandosi l’un l’altro nei vari organismi internazionali per evitare le condanne, e dall’altra ben sicuro di poterle ricattare accumulando complicita’ ideologiche (ricordo che lui e’ il sommo sacerdote del comunismo, verbo, interprete e unico oracolo della religione dell’odio da lui creata, il CASTRIANESIMO) e prebende.


Il foro di San Paolo (FSP), contrariamente a similari riunioni internazionali, riusci’ veramente a tessere una alleanza continentale, sino a raggiungere oggi nel 2010 un congruissimo numero di Nazioni governate da rappresentanti di quella alleanza: Brasile, Venezuela, Bolivia, Ecuador, Nicaragua e molti altri (vedi wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/File:Sao_Paulo_Forum_Members.svg)

Ma quasi immediatamente il FSP entro’ in una ambigua semiclandestinita’ vista la impresentabilita’ di molti dei suoi componenti,  e quella affrettata riunione di San Paolo e’ restata l’unica comparsa di alto livello, seguita da riunioni minori sino ai giorno nostri.


A parte le riunioni ufficiali, ben altra rilevanza assumono i frequenti viaggi che i vari mandatari al governo effettuano a Cuba, territorio nel quale si puo’ essere ragionevolmente desumere di essere al sicuro da orecchie indiscrete: Lula, Ortega, Chavez, Kirchner, Morales, Correa, tutti corrono a La Habana alla vigilia di qualche avvenimento cruciale (elezioni, colpi di stato, attacchi agli USA, votazioni internazionali, etc) senza trascurare gli affari sporchi, naturalmente, che, come attestano le rivelazioni giornalistiche, costituiscono la linfa vitale dei rapporti di Cuba con i suoi affiliati: la valigia di Antonini, i sovvenzionamenti di Cuba a Lula, i megadenari venezuelani a Bolivia, Nicaragua, Argentina, etc.

Il Brasile entra in scena nel 2004, quando la giustizia italiana rinnovo’ la richiesta di estradizione dalla Francia, che con la presidenza Sarkosy aveva buttato a mare la “dottrina Mitterand”, che aveva  protetto per qualche decennio terroristi di mezzo mondo, costringendo Battisti alla fuga. Dove? in Brasile, dove Carla’ e i suoi accoliti gli avevano trovato rifugio, come riportano le cronache di palazzo.
(Per Carla', utilizzerei le parole dello scomparso presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, che, rispondendo ad una sua battuta a “Che tempo che fa”, nella quale affermava di “essere felice di essere francese” , affermo’ “Noi invece siamo felici che lei non sia più italiana”.)


Sulla Battisti e Carla girano due leggende nere: la prima che vuole che Carla’ abbia convinto Lula a non far estradare Battisti  e Sarko ad autorizzare una azione segreta dei servizi francesi, che avrebbero organizzato e garantito la fuga. La seconda che in cambio della protezione a Battisti, Carla abbia spuntato un contratto favoloso per la vendita di armi francesi al Brasile (peraltro poi saltato)

Fatto sta che subito prima (marzo 2009) della decisione di non estradare Battisti (luglio 2009) Carla abbia accompagnato Sarko a Brasilia, dove e’ stata acclamata come una regina. Carla aveva gia’ “colpito” in Brasile intervenendo per evitare l’estradizione della Petrella, altra terrorista ricercata.

La palla passo’ dunque a Lula, che fedelle alla linea e ai suoi “compagnucci di merende” rossi, avrebbe dovuto annunciare la non-estradizione gia’ da qualche tempo, se non altro per risparmiare al povero terrorista la brutale esperienza del carcere brasiliano.



Ma due incresciosi fatti hanno ritardato fino all’ultimo la decisione, troppo scottante per lasciarla alla sua “delfina” Roussef (un’altra “guerrigliera marxista non pentita, e dunque compagnuccia di militanza di Battisti): il primo riguardo’ due pugili cubani, che approfittando di un campionato in Brasile, disertarono; Lula non si pose neanche lo scrupolo, i due gli erano stati richiesti direttamente da Castro, e i due poveretti vennero riconsegnati ai boia castristi. il caso fece talmente rumore

Il secondo quando, nell’imminenza di un viaggio di Berlusconi, si rimando’ l’annuncio, inutilmente, perche’ il viaggio fu cancellato (indiscrezioni riportano che Berlusca si rifiuto’ proprio per la posizione brasiliana su Batisti)

Ed e’ cosi’ che, arrivato in prossimita’ della data di abbandono del potere, Lula getta la maschera, e piuttosto che consegnare uno dei suoi, decide di pisciare in testa a Napolitano, Berlusconi e tutti noi italiani.



Stronzetta mossa, perche’ all’ultimo giorno.
Vigliacca mossa, perche’ dietro il riparo del Consiglio supremo.
Illegale mossa, perche’ un assassino e’ un assassino, anche se comunista.



Ma non e’ finita qui: altre pisciate in testa ci aspettano, La Roussef, ancora di piu’, si terra’ l’assassino.

venerdì, ottobre 22, 2010

Exposición colectiva en casa de Gorki Águila - Claudia Cadelo

1- heriberto manero / borrachos
2- guillermo portieles / policía con guoquitoqui
3- ricardo orta / el descorche
4- claudio fuentes / el yogultsaldo de soyaldo
satélites / sin título
5- luis trápaga / a mí no…
6- incap-ass / diga no a la superstición
/ el patinador ha muerto, viva el patinador
7- arturo cuenca / no sabemos el título y qué
8- noel morera / este modelo no funciona ni en cuba(Fidel)
/la cebra aunque se vista de leon cebra se 
queda / cuba bremen músicos
9- gorki aguila / citas históricas
10-hebert domínguez / ciro te quiero
/las fotos que tiré con las cámaras de los demás
11-papín / el pintor de murales
12-fernando ruiz / columna calumnia
/ espejo coraza
13-rubén cruces / visualización no.23
14-claudia cadelo / mis muñecas – novia
15-jorge luis marrero /
16-renay / drink only (sólo lectura)
22.mm y tnk / intervención stencil

giovedì, ottobre 21, 2010

Premio Sacharov a Fariñas, moratinos a casa: la complicita' con il castrismo comincia a sgretolarsi?

Fariñas: Premio Sajarov, llama al "fin de la dictadura" en Cuba

El opositor cubano Guillermo Fariñas afirmó que el Premio Sajarov que le otorgó este jueves la Eurocámara es un mensaje al Gobierno de Cuba de que "ya es hora" que haya libertad y democracia en la isla, y dedicó su galardón a los que luchan por el "fin de la dictadura".

BOTARON MORATINOS, EVVIVA!

Se ne va uno PIANGENDO dei piu' perniciosi amici del castrochavismo, quel Moratinos que NON UNA VOLTA ha OSATO PARLARE contro i compagnucci di merende..
Bye bye, speriamo di non sentirne piu' parlare...




El ministro de Asuntos Exteriores, Miguel Ángel Moratinos, se ha visto sorprendido por la remodelación del Gobierno cuando tenía ya fijada una agenda a un mes vista, en la que destacaba la decisiva reunión de titulares de Exteriores la UE del próximo lunes para debatir si se cambia o no la política hacia Cuba.
Los ministros han abandonado sus escaños al terminar la votación de Presupuestos. Algunos ya sabían que no volverían a ocuparlo. Según ABC, sólo Moratinos permaneció en su escaño. Ha encajado mal su salida del Gobierno y su sustitución por Trinidad Jiménez al frente de Exteriores y se ha echado a llorar. Un grupo de diputados socialistas, entre ellos Elena Valenciano, se han acercado a consolarle. Según este periódico, Moratinos repetía que lleva seis años al frente de Exteriores y que ha aguantado el desgaste.


El hasta hoy responsable de la política exterior tenía como principal cita para los próximos días la reunión en Luxemburgo el lunes para ver si se revoca la posición común de la UE con Cuba. Éste ha sido uno de sus empeños personales desde que asumió la cartera ministerial en 2004, al comienzo del mandato del presidente del Gobierno, José Luis Rodríguez Zapatero.


El relevo de Moratinos llega después de los incidentes diplomáticos ocurridos en las últimas semanas con Venezuela, Gibraltar y Marruecos. Estas cuestiones le han provocado un gran desgaste.


Moratinos tenía hoy en agenda reunirse con su colega de Mauritania y votar en el Congreso el proyecto de ley de Presupuestos Generales del Estado para 2011.


Mañana estaba prevista su comparecencia ante la Comisión de Exteriores del Congreso para hacer balance de su gestión al frente del departamento.


Además de la cita del lunes en Luxemburgo para el debate de Cuba, tenía ya programados dos viajes.


Del 31 de octubre al 4 de noviembre, iba a hacer una gira con empresarios por los países del Golfo Pérsico y, tres días después, tenía ya confirmado una visita a Bolivia y Ecuador.


Fuentes diplomáticas han informado a EFE de que el hecho de tener esta agenda cerrada prueba que no se contaba con el relevo ministerial.


Moratinos, de 59 años, queda apartado de Exteriores cuando también estaba intensificando las gestiones para que se pudiera celebrar la cumbre de la Unión por el Mediterráneo el 21 de noviembre en Barcelona.

mercoledì, ottobre 06, 2010

Chavez in 74 frasi - da "Museo delle cazzate" di Elides Rojas

Per me son tremende cazzate, ma i Venezuelani se le bevono quotidianamente senza battere ciglio.
http://www.eluniversal.com/2010/10/05/smarc_blog_el-museo-de-la-habla_05A4565851.shtml
  1. Patria, socialismo o morte! 
  2. Venceremos!, 
  3. Fino alla vittoria sempre! 
  4. Compagno. 
  5. La spada di Bolivar cammina per l'America Latina. 
  6. Chavez, amigo, el pueblo esta contigo. 
  7. Le strade appartengono al popolo e non alla polizia. 
  8. Il capitalismo sta morendo. 
  9. Stiamo vincendo la battaglia contro l'impero. 
  10. Usa prepara l'invasione del Venezuela. 
  11. Vogliono uccidermi. 
  12. A Uribe: assassino, ubriaco, bugiardo, trafficante di droga, paramilitare. 
  13. A Uribe: vieni abbracciami, fratello. 
  14. A Alan García: ladro di scarpe. 
  15. A Alan García: Un grande saluto a mio amico Alan. 
  16. Se il bandito Santos vince le elezioni in Colombia, dovremo rompere le relazioni. 
  17. Spero di essere in Colombia per salutare personalmente Santos per il suo grande trionfo nelle elezioni. 
  18. Comincia la normalizzazione delle relazioni con la Colombia. 
  19. Se il Gringo si fa vedere qui, gli salta la testa. 
  20. Stiamo aprendo quello che Guiana socialista. 
  21. Per fortuna non ho sentito quando il re disse: perché non stai zitto? 
  22. Non so cosa sarebbe successo se avessi ascoltato. 
  23. (Abbiamo perso) Per ora. 
  24. Grazie, Fidel. 
  25. Il socialismo è più vivo che mai. 
  26. Cuba, il mare di felicità. 
  27. Fidel Castro è un saggio. 
  28. Essere ricchi è male. 
  29. Siamo qui per porre fine alla corruzione. 
  30. Noi venderemo gli aerei per risparmiare sui costi PDVSA. 
  31. Perché ho bisogno di un palazzo? 
  32. Potrei vivere in un piccolo appartamento. 
  33. Non capisco che viajadera all'estero, il turismo capitalista, che di dollari di spesa. 
  34. Voglio uccidere. 
  35. Alcune persone sono tenute enorme con piscina e solo andando a festeggiare e bere alcolici. 
  36. Dal cielo è possibile vedere le piscine e campi da golf della Petare squallido. 
  37. Tutti possono portare a casa una coltivazione o di un pollo organopónico verticale. 
  38. Voglio uccidere. 
  39. Essere ricchi è male. 
  40. Usiamo il baratto, gia' abbiamo iniziato in Yaracuy, con la Lionza.
  41.  A che serve il denaro? 
  42. Il problema elettrico è colpa del sabotaggio, El Niño, l'impero. 
  43. E 'stata l'opposizione decomporre il cibo in Pdval. 
  44. L'interruzione elettrica ci fu perché un iguana ha mangiato un cavo. 
  45. Faremo di Vargas una vetrina per il turismo. 
  46. Presto cominciano a costruire il gasdotto del sud. 
  47. Il problema degli alloggi è un problema di stato, me lo prendo in carico io.
  48. La rivoluzione significa efficienza. 
  49. Presto saremo un paese produttore agricolo di importanza mondiale, per prima cosa dobbiamo garantire la sovranità alimentare. 
  50. riempiremo il Venezuela di citta' socialiste. 
  51. Stiamo costruendo l'uomo nuovo. 
  52. Cristo era un socialista. 
  53. Bolívar era un socialista. 
  54. Io sono un marxista, ma non ho letto Marx. 
  55. Il cielo coperto annuncia tempesta. 
  56. I gringos si rubano il nostro petrolio. 
  57. Non dubitate, tagliero' le forniture di petrolio agli Stati Uniti. 
  58. Aqui no entra ni un coquito. 
  59. Abbiamo una economia blindata.
  60. Giordani gia' sta portando a galleggiare il sottomarino economico che ha trovato qui.
  61. Gli studenti sono con la rivoluzione. 
  62. Ora abbiamo il bolivar forte, un'economia forte. 
  63. La faremo finita con il latifondo. 
  64. Saremo una potenza mondiale. 
  65. Basta bere birra, è veleno. 
  66. Non capisco questa ubriacatura di rum per qualsiasi cosa. 
  67. Questo ci arriva dall'Impero. 
  68. Siamo costruttori di occupazione e di sviluppo con giustizia. 
  69. A settembre demoliremo l'opposizione, li ridurremo in pappa, ne faremo pulviscolo cosmico.
  70. Abbiamo vinto le elezioni del 26Settembre 
  71. Come se ne esce l'aopposizione, che hanno guadagnato loro?
  72. l'opposizione che li ha vinto?
  73. Abbiamo perso di brutto in diversi Stati. 
  74. Lasciate che all'opposizione le passi l'ubriacatura per la vittoria ottenuta.


  • martedì, ottobre 05, 2010

    CHAVEZ y " El Museo de la Habladera de Paja" - Elides Rojas

    La revolución bolivariana, además de pavosa, ha sido realmente generosa en frases célebres. No sólo las que han pronunciado desde el líder de Andrómeda, pues ya perdió el título de líder intergaláctico, hasta los más importantes próceres de este proceso de la salvación mundial. También, claro está, han generado que terceros interesados de minúscula fuerza, es decir, seres no privilegiados por no estar con el chavismo, suelten sus palabras para la historia. 


    La verdad es que los 12 años que llevan montados en el coroto se los han rumbeado entre viajes al exterior, viajes internos, televisión, insultando, haciendo real, expropiando, destruyendo y hablando paja. Es, justamente, en este último renglón donde está lo más prolífico del proceso junto con la acumulación de grandes fortunas socialistas ¡Cómo han hablado paja! Y no se cansan. Siguen en ejercicio de las papilas ociosas como si todavía tuvieran 7 millones de votos.


    Cuando esto pase, Venezuela se estabilice, se calmen los bandos y se enrumbe el país hacia el trabajo serio, el desarrollo y la modernidad; es decir, cuando se haya dejado atrás esta mamarrachada de revolución, habrá que crear el Museo de la Habladera de Paja, como un recordatorio eterno para que nunca más una nación entera pierda su tiempo en bolserías, mientras otros países como Colombia, Chile o Brasil se ubican entre los más competitivos del mundo y mejoran realmente la calidad de vida de sus ciudadanos. Mientras el hombre anda disfrazado de bandera perdiendo tiempo en la batalla de las papilas indomables, la copia de Cuba, Venezuela, compite con Corea del Norte o Haití entre los más pobres y con menos seguridades para la inversión y la economía. ¡Bravo! ¡Bravo! ¡Bravo!


    Para el museo: 
    1. ¡Patria, socialismo o muerte! 
    2. ¡Venceremos!, 
    3. ¡Hasta la victoria siempre! 
    4. Camarada. 
    5. La espada de Bolívar camina por América Latina. 
    6. Chávez, amigo, el pueblo está contigo. 
    7. Las calles son del pueblo y no de la policía. 
    8. El capitalismo está muriendo. 
    9. Estamos ganando la batalla contra el imperio. 
    10. Estados Unidos prepara una invasión contra Venezuela. 
    11. Me quieren matar. 
    12. A Uribe, asesino, borracho, mentiroso, traficante, paramilitar. 
    13. A Uribe: venga un abrazo, mi hermano. 
    14. A Alan García: ladrón de siete suelas. 
    15. A Alan García: Un gran saludo a mi amigo Alan. 
    16. Si gana el bandido Santos las elecciones en Colombia, tendremos que romper relaciones. 
    17. Espero estar en Colombia para saludar personalmente a Santos por su gran triunfo en las elecciones. 
    18. Se inicia el camino de la normalización de relaciones con Colombia. 
    19. Gringo que se asome, gringo que le volamos la cabeza. 
    20. Estamos inaugurando lo que será Guayana Socialista. 
    21. Menos mal que no escuché cuando el Rey dijo ¿por qué no te callas? 
    22. Es que no sé lo que hubiera pasado si lo escucho. 
    23. Por ahora. 
    24. Gracias, Fidel. 
    25. El socialismo está más vivo que nunca. 
    26. Cuba, el mar de la felicidad. 
    27. Fidel Castro es un sabio. 
    28. Ser rico es malo. 
    29. Estamos acabando con la corrupción. 
    30. Vamos a vender los aviones de Pdvsa para ahorrar costos. 
    31. Para qué necesito un palacio. 
    32. Yo podría vivir en un apartamentito. 
    33. No entiendo esa viajadera al exterior, ese turismo capitalista, esa gastadera de dólares. 
    34. Me quieren matar. 
    35. Hay gente que tiene fincas inmensas con piscina y solamente van a celebrar y beber aguardiente. 
    36. Desde el cielo se ven las piscinas y los campos de golf de los escuálidos de Petare. 
    37. Cada quien puede tener en su casa un cultivo organopónico o un gallinero vertical. 
    38. Me quieren matar. 
    39. Ser rico es malo. Vamos al trueque, ya empezamos en Yaracuy con la Lionza.
    40.  ¿Para qué sirve el dinero? 
    41. El problema eléctrico es culpa del sabotaje, El Niño, el imperio. 
    42. Fue la oposición la que pudrió la comida de Pdval. 
    43. El apagón fue porque una iguana se comió un cable. 
    44. Haremos de Vargas un emporio turístico. 
    45. Pronto comenzaremos a construir el gasoducto del Sur. 
    46. El problema de la vivienda es un problema de Estado, me lo echo encima, pues. 
    47. La revolución significa eficiencia. 
    48. Pronto seremos un país productor agrícola de importancia mundial, primero hay que asegurar la soberanía alimentaria. 
    49. Llenaremos a Venezuela de ciudades socialistas. 
    50. Estamos construyendo el hombre nuevo. 
    51. Cristo era socialista. 
    52. Bolívar era socialista. Soy marxista, pero no he leído a Marx. 
    53. El cielo encapotado anuencia tempestad. 
    54. Los gringos se roban nuestro petróleo. 
    55. No lo duden, le quitaré el suministro petrolero a Estados Unidos. 
    56. Aquí no entra ni coquito. 
    57. Tenemos una economía blindada. 
    58. Ya Giordani está poniendo a flotar el submarino económico que encontró aquí. 
    59. Los estudiantes están con la revolución. 
    60. Ahora tenemos el bolívar fuerte, una economía fuerte. 
    61. Acabaremos con todo el latifundio. 
    62. Seremos una potencia mundial. 
    63. Basta de tomar cerveza, eso es veneno. 
    64. No entiendo esa tomadera de aguardiente para todo. 
    65. Eso nos lo meten desde el imperio. 
    66. Somos unos constructores de empleo y desarrollo con justicia. 
    67. En septiembre demoleremos a la oposición, haremos papilla con ellos, los volveremos polvo cósmico… 
    68. Ganamos las elecciones del 26S ¿De dónde saca la oposición que ganaron ellos? Perdimos feo en varios estados. Deja que a la oposición se le pase la borrachera por el triunfo que obtuvieron.




    A ese museo le faltarán paredes.




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