Anche se fossero riusciti a prelevare il bimbo e portarlo nella selva per riconsegnarlo, quando la cosa si fosse risaputa, sarebbe stata ua presa in giro colossale, soprattutto per i 500 milioni di dollari pagati per il riscatto..
E d'altra parte, se il bimbo e' davvero in mano loro, lo dimostrassro, liberandolo.
Comunque sia, la giocata di Uribe, se e' stata inventata e' fantastica, se e' vera e' ugualmente fantastica.
Ergo...
o le FARC non avevano la minima intenzione di liberare nessuno (ed e' quello che io credo, perche solo al pensare all'impatto dei racconti delle due "liberate"...)
oppure non sono riuscite a recuperare il bimbo in tempo
oppure l'operazione e' stata bloccata da Uribe.
Domande:
e fidel? e la pianificazione cubana? e il ruolo di garante di cuba? buio pesto
Se c'e' stata una riunione fidel-chavez-farc a la habana, possibile che le FARC non abbiano assicurato piena adesione, di fronte all'alleato-protettore-chulo cubano?
E se questa "benedizione cubana" non c'e' stata, chavez si e' fidato delle FARC?
Domandone: chavez e' stato davvero imbarcato dalle FARC?
In questo caso centuplichera' gli sforzi per riuscire a liberare gli ostaggi.
E questa volta probabilmente usera' un po' di quel SUPERPOTERI che ha, nei loro confronti
Cosa potrebbe fare chavez alle FARC? sicuramente un culo cosi': facciamo qualche esempio
- Blocco di alcune rotte della droga, che passano per venezuela
- Procedere al riscatto di alcune basi FARC protette in Venezuela, e magari alla liberazione di qualche prigioniero venezuelano
- chiusura dei canali di rifornimento "ufficiali", ovvero armi, munizioni, medicine, viveri
- intensificazione dei voli di sorveglianza, indurimento delle maglie della frontiera.
Perche' non lo fa?
- Perche le FARC sono sotto la protezione del La Habana, ed e' fuori discussione che fidel tradisca il suo alleato piu canaglia.
- Perche' le FARC sono legate a doppio filo con elementi del governo venezuelano, e forse neanche lo stesso chavez sa quanto la narco-corruzione ha divorato i suoi fedeli.
E' evidente che il successo dell'operazione avrebbe ridato respiro a tutta la combricoola di gangstares che cerca di impestare l'america latina, e allora perche' e' fallita?
Era gia deciso cosi dalle FARC?
O e' subentrato un vero imprevisto?
O davvero Uribe e' riuscito a impedire il tutto?
L'accertamento o meno dell'identita' dell'orfano colombiano servira' a dirimere un punto chiave: le FARC hanno barato fin dal primo momento?
Se Emmanuel sta ancora nella giungla, Uribe ha davvero dinamitato il processo
Se Emmanuel e' in Colombia, le FARC hano presumibilmente ingannato non solo al mondo, ma anche a chavez, e forse persino a fidel. E se fosse cosi', resta ancora da vedere QUANDO i colombiani hanno scoperto l'orfano: in questo segmento rientrerebbe l'azzardo della giocata colombiana.
Comunque sia, a parte l'ansia di protagonismo, mi sentirei di compatire piuttosto che biasimare chavez, ma con la convinzione che ha sempre giocato sporco, perche comunque lui E' DALLA STESSA PARTE POLITICA DELLE FARC, E DUNQUE COMPLICE E PATROCINATORE DELL'ODIOSO TERRORISMO NARCO-GUERRILLERO, uno strumento, nei suoi piani MALATI, per umiliare e abbattere il legittimo governo di Colombia, e tuttilisanti imperialisti, colonialisti e soprattutto statunitensi.
E infine, chissa se mai ce ne accorgeremo, ma l'amministrazione Bush e' prontissima a dare una zampata finale a questa storia, basta che si presentino le condizioni favorevoli.
Ne avrebbe ben donde, visto che tre cittadini e fedeli sudditi statunitensi restano nella giungla a marcire, aspettando senza nessuna speranza una liberazione scomoda.
Di sicuro l'impatto che questa storia avra' sull'opinione pubblica mondiale non e' da sottovalutare, e il piu' indaffarato di tutti, in questo momento, e' proprio chi ha scoperchiato i coperchi dell'inferno delle FARC, non si ancora bene in base a quale impulso o imbeccata o strapalato piano: speriamo infine di ottenere le sospirate liberazioni da questa improvvida, ma in fondo generosa mossa.
È un "figlio delle Farc" il bambino colombiano ospitato in un orfanotrofio di Bogotà del quale si aspettano tra 10-15 giorni le prove comparative del test del Dna con i parenti di Clara Rojas.
Interrogato dal magistrato colombiano, lo ha confessato Josè Gomez, l'uomo che lo ha portato nei mesi scorsi all'orfanotrofio di Guaviare. Gomez ha aggiunto di non essere nè suo padre nè suo zio, e di non avere alcun rapporto di parentela con il piccolo, registrato con il nome di Juan David Gomez Tapiero.
A riferirlo è la stampa colombiana, sostenendo che la confessione dell'uomo rappresenta una nuova pista nel giallo del piccolo Emmanuel, nato durante il sequestro della Rojas, la candidata alla vicepresidenza in coppia con Ingrid Betancourt, che doveva essere liberato con la madre e con la ex parlamentare Consuelo Gonzalez de Perdomo, come promesso dai guerriglieri al presidente del Venezuela Hugo Chavez.
Una nuova pista che avvalorerebbe l'ipotesi avanzata dal presidente colombiano Alvaro Uribe, secondo il quale l"Operazione Emmanuel' è fallita perchè le Farc non sono più in possesso del piccolo. Al termine dell'interrogatorio sui particolari della consegna del piccolo, il 16 giugno scorso all'Icbf di San Josè del Guaviare, Gomez avrebbe chiesto la protezione dello Stato
Quotidiano Net - Esteri - Il giallo di Emmanuel, il figlio delle Farc