Bisogna riconoscere che ha talento da vendere, in fatto di cazzate, il mussolini tropical.
Cambiare il franchising ALBA per la brand URSLA puo' pero diventare un colossale autogol, eppure un successo planetario.
Per la gente "regolare", URSS e' sintomo di incubo.
Pero c'e' pure un monton de gente per la quale non e' affatto cosi', anzi, la cosa gli evoca qualcosa di potente.
Certo, non e' un bel biglietto da visita.
Pero magari riuscira' a dargli un aspetto piu' appetibile,
meno "soviet", piu appetibile per la sinistra "intelighente".
Bisogna dire che, nonostante gli sforzi della propaganda cubana, chavez ha smerdato miseramente il suo appeal sulla sinistra "moderata", arroccandosi sul solo sostegno della sinistra comunistoide.
Mano a mano che il suo POCESO avanza, diventa sempre piu' difficle mantenere la facciata "democratica", ed e' sicuramente previsto anche questo.
Chavez ha seminato tutto quello che poteva, di piu' non e' riuscito a fare, e non e' poco.
Ecco perche' del dissanguamento delle risorse venezuelane, perche servivano per "comprare" crditi futuri, da riscuotere quando le cose si fossero fatte serie.
Su questo fronte, gli alleati piu' fedeli che abbia potuto reclutare sono le 4 ALBA, l'argentina e l'iran, oltre al supporto occulto prestatogli da Lula in quanto membro della Mafia Roja di Sao Paulo, a cui possiamo aggiungere le FARC e tutti i movimenti guerriglieri di LA.
Piu' distaccata, ma fortemente interessata alla "base" venezuelana la China, alla quale, pero', in generale non sconfinfera tanto lo stile chavez, prova ne sia la competizione verso Cuba, che di fatto ne fa il quarto incomodo nella salsa post-castrista.
Una fragile "sfera di influenza caraibica", faticosamente tessuta distribuendo le briciole del petrolio, non reggera' la prima bufera seria, come altrettanto volatili saranno le alleanze orientali, ovvero alcuni paesiminori arabi, africani, asiatici.
Siamo percio' in un momento chiave, nel quale
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