Armengol scrive dell'INFAMISSIMA, tal ROSA-MIRIAM "INFAME" ELIZALDE, una delle figure castriste che ho imparato a odiare da subito, assieme a tutte le altre "sombras de la sombra" nominate in un libello , "LOS DISIDENTES", che racconta le prodigiose gesta degli agenti infiltrati fra i dissidenti, testimoniando al processo burla ai 75; tutti questi eroi si sono fatti amici i dissidenti, hanno lavorato spalla a spalla anche per 10 anni, e contemporaneamente tenevano informato il regime delle loro mosse, fino ad essere "bruciati" al momento dell'ondata repreessiva della Primavera Nera, quando simultaneamente furono arrestati i 75.
I nomi di questi INFAMI dovrebbe essere stampati nel marmo, e portati a citazione ogni volta che ricorra la parola "INFAME", nella sua accezione della peggiore delle accuse nel gergo della mala italiana, ovvero "traditore, delatore, spia"